sabato 31 maggio 2014

GIOGO

CANTO VIII,ottava 83, versi 4-5

"la natia ferità del core altero,
può del giogo soffrir l' ignobil soma..."

CANTO VIII,ottava 63, versi 7-8

"...che non fu mai di sangue e d' or satollo,
ne terrà 'l freno in bocca e 'l giogo al collo?...


Il giogo è stata un' innovazione fondamentale per la tecnica agricola. Infatti con esso si poteva sfruttare al meglio la trazione animale per lavorare la terra. I buoi ,ad esempio, erano perfetti per sostenere l' aratro proprio per via della conformazione delle loro spalle. Prima dell' introduzione del giogo l' aratro era collegato alle corna di questi, cosa che non era per niente efficiente





Un giogo per buoi



Descrizione: Giogo

venerdì 30 maggio 2014

PONTE LEVATOIO


Canto VII,ottava 31, versi 1-2

"...sì ch' incontra al castello, ove in un prato
il curvo ponte si distende e posa..."


Uno speciale ponte mobile munito di meccanismo, che permette di innalzarlo e ed abbassarlo a piacimento. Largamente diffuso in epoca medievale, per via dei fossati, questo permetteva ai cittadini di entrare e uscire dal perimetro delle mura, e restava alzato in caso di assedio per impedire al nemico di entrare.





Modellino di un ponte levatoio abbassato


Descrizione:Ponte levatoio

ARCIONE (SELLA)


CANTO VI,ottava 32, versi 1-2

"Cade il cristiano,e ben è il colpo acerbo,
poscia ch' avien che da l' arcion lo svella."







Componenti di una sella



Descrizione: Sella

USBERGO (ARMATURA)

CANTO VIII,ottava 78, versi 1-2

"Ha la corazza indosso, e nobil veste
riccamente l' adorna oltra 'l costume."

CANTO VI,ottava 31,versi 7-8

"...egli a l'incontro a lui co l' ferro nudo
fende l' usbergo, e pria rompe lo scudo."


Un guerriero crociato in armatura (più precisamente un templare)


Descrizione:Armatura

LANCIA

CANTO VI,ottava 40, versi 7-8

"Rupper l' aste su gli elmi, e volàr mille
tronconi e schggie e lucide faville."

Quest' arma, diffusa fin dall' antichità sui campi di battaglia, può essere di vario tipo. Esistevano le lance da carica,utilizzate dalla cavalleria;le lance lunghe , utilizzate per la pirma volta dalle falangi macedoni , lunghe 6-7 metri,(allora chiamate sarisse) evolutesi poi, in epoca più tarda, nelle picche;le lance utilizzate dalla fanteria (lance di lunghezza standard); giavellotti scagliati dagli schermagliatori che attaccavano a distanza il nemico (si ricordi il classico "pilum" romano, che veniva scagliato dai legionari prima di lanciarsi alla carica).






        Una lancia standard


Descrizione:Lancia

SCUDO

CANTO VI,ottava 92,versi 3-4

"...e la tenera man lo scudo prende,
pur troppo grave e insopportabil soma."


CANTO V,ottava 44, versi 2-3

"...di finissimo acciaio adorno rende
e fa del grande scudo il braccio onusto,..."




Uno scudo fregiato della tipica croce rossa a sfondo bianco dei crociati





Descrizione:Scudo

PADIGLIONE

Canto V,ottava 40, versi 5-6

"Rinaldo, poi ch' al fer nemico tolse,
l' orgoglio e l' alma, al padiglion se 'n venne." 





Un padiglione, componente essenziale di un accampamento; di solito costituiva gli alloggi di nobili e ufficiali


Descrizione: Padiglione

MURA

CANTO VI,ottava 1,versi 5-6

"...ed han munite d' arme e d' instrumenti
di guerra verso l' Aquilon le mura,..."

CANTO III,ottava 49,versi 1-2

"I difensori a grandinar le pietre
da l'alte mura in guisa incominciaro,..."



Mura medievali
Descrizione: Mura
Come si può notare dalla figura, le mura in epoca medievale erano molto elevate con alte torri,sia per permettere ad arcieri e macchine da guerra di scagliare i proiettili il più lontano possibile sia per rendere più difficoltoso l'impiego di scale e torri d'assedio nemiche.
Con l'avvento della polvere da sparo e quindi dei cannoni sui campi di battaglia, le cose sono cambiate: le mura si sono notevolmente abbassate(e quindi rese molto più robuste), assumendo inoltre una forma stellata onde meglio attutire i colpi derivati dalle palle di cannone. Inoltre le torri perimetrali presentavano degli incavi in cui si piazzavano dei cannonieri che avevano il compito di colpire i soldati nemici che attaccavano la base delle mura, compito impossibile da assolvere dalla sommità delle stesse.

Un esempio di fortificazioni stellate

ELMO


Canto II,ottava 92,versi 7-8

"Ricchissimo ad Alete un elmo diede 
ch'a Nicea conquistò fra l'altre prede."





tipico elmo di epoca medievale

Descrizione:Elmo

martedì 6 maggio 2014

CAVALLERIA


Canto VI, ottava 40, versi 1-2

"Posero in resta e drizzarono in alto
i duo guerrier le noderose antenne;"


Questi due versi fanno parte dell' infiammato duello tra il crociato Tancredi , di sorprendente abilità e destrezza, e l' arabo Argante, noto per la sua ferocia. Con "noderose antenne" il Tasso intende le lance impugnate dai due cavalieri, che in groppa ai propri destrieri, sono in procinto di caricare. La cavalleria ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nel teatro bellico. Questo tipo di unità permetteva veloci spostamenti sul campo di battaglia, il che conferiva un vantaggio considerevole. Fin dai primi secoli d.C. il cavallo veniva cavalcato a pelo e proprio per questo era fondamentale la figura del paggio, che lo teneva fermo liberando le mani del guerriero in groppa ad esso, il quale poteva agevolmente maneggiare le armi per combattere. Di grande importanza fu l' invenzione della staffa che permetteva al cavaliere di fare corpo unico con il cavallo. La cavalleria ebbe un largo utilizzo in età medievale; infatti proprio in quest' epoca si comprende la forza d'urto che essa può sprigionare. Si cominciano ad utilizzare nuove tecniche di combattimento tra cui la "lancia in resta", come detto anche dal Tasso nei versi sopra citati. Questa consisteva nel bloccare con forza sotto al braccio la lancia da carica (un tipo di lancia costruita appositamente per questo), onde scaricare addosso al nemico, tutto il peso di cavallo e cavaliere. La cavalleria diverrà obsoleta solo verso l' 800, con l' avvento delle armi automatiche. Nel medioevo ebbero origine inoltre le "giostre"(dal latino juxtare=avvicinarsi), che consistevano in tornei in cui i nobili si sfidavano per dare prova del loro valore e vincere ricchi premi. Erano manifestazioni che attiravano un vasto pubblico, anche dai ceti più bassi della popolazione. Le giostre sono presenti nella trasposizione cinematografica del 2001 "Il destino di un cavaliere"(A Knight's tale) diretta da Brian Helgeland, che riprende in chiave ironica questi tornei guerreschi, rendendoli un vero e proprio sport medievale.



                                                                             

            
                                             
                                                       l'immagine di un cavaliere medievale




struttura di una lancia da carica






scena tratta dal film "Il destino di un cavaliere"